La biografia
(1854-1928). Russo di San Pietroburgo, di formazione viennese (Accademia di Belle Arti), Adolf Hohenstein è da ritenere, insieme agli italiani Leonetto Cappiello, Marcello Dudovich, Giovanni Maria Mataloni e Leopoldo Meticovitz, uno dei padri della pubblicistica novecentesca europea. Di marcata impronta Art Nouveau, egli denuncia una filiazione diretta con gli ambienti viennesi di fin de siècle ed in particolare con l’opera grafica di Alfons Mucha.
Nel 1879-80 si stabilisce a Milano dove inizia una lunga collaborazione con il Teatro alla Scala e con l’editore Giulio Ricordi di cui diventa, dall’89 in avanti, Direttore artistico. Per la società milanese Hohenstein firma non soltanto la grafica pubblicitaria delle sue imprese commerciali (Campari, Buitoni), ma anche della sua editoria giornalistica (Corriere della sera) e musicale (libretti d’opera). Questo non gli impedisce di firmare contratti anche per altri editori, come Doyen di Torino, Simondetti di Genova e Cappius di Bologna, educando a una moderna grafica pubblicitaria autori come Marcello Dudovich e Leopoldo Meticovitz, suoi dichiarati allievi. Dal 1906 si trasferisce in Germania (Düsseldorf, Bonn dal 1918) dove conclude la sua carriera come pittore e decoratore d’interni.
Nella qualità di costumista firmerà principalmente opere per i teatri milanesi (alla Scala, Dal verme), torinesi (Regio) e romani (Argentina, Costanzi).