Biografia di Maria Luisa Sormani
Maria Luisa Sormani, figlia di Ercole Jr., a sua volta nipote di Ercole, capostipite e fondatore dell’omonima ditta di scenografie e scenotecniche nel lontano 1838. La Sormani si laurea nel 1950 in Architettura al Politecnico di Milano e, ancora laureanda, aderisce al “Collettivo di architettura” di Milano, gruppo che nasce in continuità con la cellula comunista di facoltà nel 1949, i cui fautori e soci fondatori sono, oltre che lei: Gae Aulenti, Fredi Drugman, Vincenzo Montaldo, Arturo Morelli, Giorgio Morpurgo, Giuliano Rizzi, Novella Sansoni. «Legati sin da subito alla “Lega dei Comuni Democratici”, all’interno della quale ogni componente dello studio si occupava singolarmente di tre-quattro Comuni, divengono presto riferimento per lo sviluppo dell’edilizia scolastica, residenziale popolare e appunto urbanistica locale, arrivando ben presto ad occuparsi di interi comparti cittadini, come nel caso di Vincenzo Montaldo a Bollate». Alla morte del padre Ercole, sarà la stessa Maria Luisa ad agevolare il passaggio proprietario dell’azienda di famiglia prima nelle mani dell’impresario statunitense Antony Stivanello (ma senza risultati), poi ad una compagine societaria diretta dal pittore e scenografo Marzio Cardaropoli, già da un decennio stretto collaboratore di famiglia.
Per il teatro d’Opera Maria Luisa Sormani firma, tra l’altro le scenografie per: Il Console, di Gian Carlo Menotti, Venezia, Teatro La Fenice, per la regia di Riccardo Moresco (1957); opera che viene riproposta al Teatro Donizetti di Bergamo nel 1973, per la regia di Vittorio Patané; La Sonnambula di Vincenzo Bellini, al Teatro dell’Opera di Monaco di Baviera, per la regia di Carlo Maestrini (1960); di nuovo, La Sonnambula, per il Seattle Opera (in collaborazione con Enzo Dehò), per la regia di Brian Macdonald (1983).
L'opera
Produzione: Ente Autonomo Teatro Comunale, Bologna
Stagione: 1953
Opera: Il Vascello fantasma (L’Olandese volante, ted. Der fliegende Holländer, 1840-1841, prima rappr. Semperoper, Dresda, 1843)
Autore: Richard Wagner, su suo libretto
Regia: Aldo Mirabella Vassallo
Direzione d’orchestra: Francesco Molinari Pradelli
Scene: Giovanni Grandi
Costumi: Maria Luisa Sormani, Giuseppe e Antonino Pipi (?)
Sartoria: Pipi. Palermo
Note: la Sartoria Pipi conserva un nucleo di costumi di scena originali della produzione bolognese del 1953, andata in scena dal 30 ottobre al 6 novembre di quell’anno. La documentazione d’archivio in nostro possesso è ad oggi scarna e non consente di ricostruire le vicende di quella produzione se non in maniera induttiva.
Ci soccorre il manifesto originale di cartellone, che indica nella ditta Sormani di Milano la fornitrice delle scene, e nella C.A.T. di Palermo (leggi Pipi) la fornitrice dei costumi. La Sormani è una prestigiosa azienda di forniture teatrali e di spettacolo fondata a Milano dal suo capostipite Ercole Sr.nel 1838. Azienda leader negli ambienti mediolanensi, nel 1895 conta un catalogo di ben 184 opere liriche e 31 balletti destinati a noleggio, fornitrice dei principali palcoscenici italiani ed esteri. Nel Novecento la ditta lega il suo nome, principalmente, ad Ercole Sormani Jr., nipote del fondatore, che stringe sodalizi professionali ed artistici con i più importanti architetti ed artisti di quello scorcio di secolo, con particolare riguardo ad Enzo Deho e Nicola Benois. Ancora oggi l’azienda è attiva con la denominazione “Scenografie Sormani-Cardaropoli S.r.l.”, via Primo Levi 2, Stradella (PV).
Un secondo documento ad oggi reperito è il programma stagionale dei balletti allestiti dal Teatro bolognese per l’anno 1953; ivi è riassunta anche la stagione lirica che inaugura, per l’appunto, col Vascello fantasma il 30 di ottobre. Nell’elenco dei costumisti che collaborano col Comunale per quell’anno, leggiamo testualmente: Scene e costumi su bozzetti di: Contardo Barbieri, Alessandro Benois, Nicola Benois, Enzo Dehò, Giovanni Grandi, Edoardo Marchioro, Alberto Scaioli, Maria Sormani, Giorgio Wachevich. Un ultimo contributo documentario ci giunge dalla stessa ditta Sormani la quale, su nostra richiesta, ha gentilmente fornito alcune ulteriori notizie sull’allestimento dell’Opera, sulla progettazione delle sue scene, ora definitivamente attribuite al bolognese Giovanni Grandi (1886-1963), e sulla progettazione dei costumi, da attribuire a Maria Luisa Sormani.
Negli archivi Pipi, la costumistica del Vascello bolognese è completata da alcuni altri documenti d’archivio e ritagli di giornali dell’epoca che meglio connotano il ruolo svolto dalla Sartoria palermitana nell’edizione bolognese del ‘53 e l’apprezzamento che gliene derivò. È questo il caso di una lettera datata 7 novembre 1953, a firma del Sovrintendente Pino Donati, all’indirizzo di Tonino Pipi, in cui si comunica il “lietissimo esito” della fornitura, con “costumi veramente all’altezza delle esigenze” del Comunale di Bologna. Si trascrive testualmente:
7 novembre 1953. Alla casa d’arte CAT, Via Teatro Biondo, Palermo. Con viva soddisfazione sono a comunicarVi il lietissimo esito ottenuto dall’edizione di Vascello Fantasma di Wagner per la quale la CAT ci ha fornito dei costumi veramente all’altezza delle esigenze artistiche di questo teatro. Mi auguro che la vostra attività abbia tutte le attenzioni che merita e che io auspico con animo d’artista. Con i migliori saluti. Il Sovrintendente Mo Pino Donati.
Il che lascia intendere, ma è questa al momento una semplice ipotesi di lavoro, un coinvolgimento diretto della progettazione costume da parte di Giuseppe ed Antonino Pipi.
Cast Bologna 1953
L’Olandese: Rolando Panerai (baritono).
Deland (marinaio norvegese): Arnold van Mill (basso).
Senta (sua figlia): Antonietta Stella (soprano).
Erik (cacciatore): Mirto Picchi (tenore).
Mary (nutrice di Senta): Amelia Milani (contralto).
Il timoniere: Angelo Mercuriali (tenore).
Produzione: Ente Autonomo Teatro Comunale, Bologna
Stagione: 1953
Opera: Il Vascello fantasma (L’Olandese volante, ted. Der fliegende Holländer, 1840-1841, prima rappr. Semperoper, Dresda, 1843)
Autore: Richard Wagner, su suo libretto
Regia: Aldo Mirabella Vassallo
Direzione d’orchestra: Francesco Molinari Pradelli
Scene: Giovanni Grandi
Costumi: Maria Luisa Sormani, Giuseppe e Antonino Pipi (?)
Sartoria: Pipi. Palermo
Note: la Sartoria Pipi conserva un nucleo di costumi di scena originali della produzione bolognese del 1953, andata in scena dal 30 ottobre al 6 novembre di quell’anno. La documentazione d’archivio in nostro possesso è ad oggi scarna e non consente di ricostruire le vicende di quella produzione se non in maniera induttiva.
Ci soccorre il manifesto originale di cartellone, che indica nella ditta Sormani di Milano la fornitrice delle scene, e nella C.A.T. di Palermo (leggi Pipi) la fornitrice dei costumi. La Sormani è una prestigiosa azienda di forniture teatrali e di spettacolo fondata a Milano dal suo capostipite Ercole Sr.nel 1838. Azienda leader negli ambienti mediolanensi, nel 1895 conta un catalogo di ben 184 opere liriche e 31 balletti destinati a noleggio, fornitrice dei principali palcoscenici italiani ed esteri. Nel Novecento la ditta lega il suo nome, principalmente, ad Ercole Sormani Jr., nipote del fondatore, che stringe sodalizi professionali ed artistici con i più importanti architetti ed artisti di quello scorcio di secolo, con particolare riguardo ad Enzo Deho e Nicola Benois. Ancora oggi l’azienda è attiva con la denominazione “Scenografie Sormani-Cardaropoli S.r.l.”, via Primo Levi 2, Stradella (PV).
Un secondo documento ad oggi reperito è il programma stagionale dei balletti allestiti dal Teatro bolognese per l’anno 1953; ivi è riassunta anche la stagione lirica che inaugura, per l’appunto, col Vascello fantasma il 30 di ottobre. Nell’elenco dei costumisti che collaborano col Comunale per quell’anno, leggiamo testualmente: Scene e costumi su bozzetti di: Contardo Barbieri, Alessandro Benois, Nicola Benois, Enzo Dehò, Giovanni Grandi, Edoardo Marchioro, Alberto Scaioli, Maria Sormani, Giorgio Wachevich. Un ultimo contributo documentario ci giunge dalla stessa ditta Sormani la quale, su nostra richiesta, ha gentilmente fornito alcune ulteriori notizie sull’allestimento dell’Opera, sulla progettazione delle sue scene, ora definitivamente attribuite al bolognese Giovanni Grandi (1886-1963), e sulla progettazione dei costumi, da attribuire a Maria Luisa Sormani.
Negli archivi Pipi, la costumistica del Vascello bolognese è completata da alcuni altri documenti d’archivio e ritagli di giornali dell’epoca che meglio connotano il ruolo svolto dalla Sartoria palermitana nell’edizione bolognese del ‘53 e l’apprezzamento che gliene derivò. È questo il caso di una lettera datata 7 novembre 1953, a firma del Sovrintendente Pino Donati, all’indirizzo di Tonino Pipi, in cui si comunica il “lietissimo esito” della fornitura, con “costumi veramente all’altezza delle esigenze” del Comunale di Bologna. Si trascrive testualmente:
7 novembre 1953. Alla casa d’arte CAT, Via Teatro Biondo, Palermo. Con viva soddisfazione sono a comunicarVi il lietissimo esito ottenuto dall’edizione di Vascello Fantasma di Wagner per la quale la CAT ci ha fornito dei costumi veramente all’altezza delle esigenze artistiche di questo teatro. Mi auguro che la vostra attività abbia tutte le attenzioni che merita e che io auspico con animo d’artista. Con i migliori saluti. Il Sovrintendente Mo Pino Donati.
Il che lascia intendere, ma è questa al momento una semplice ipotesi di lavoro, un coinvolgimento diretto della progettazione costume da parte di Giuseppe ed Antonino Pipi.
Cast Bologna 1953
L’Olandese: Rolando Panerai (baritono).
Deland (marinaio norvegese): Arnold van Mill (basso).
Senta (sua figlia): Antonietta Stella (soprano).
Erik (cacciatore): Mirto Picchi (tenore).
Mary (nutrice di Senta): Amelia Milani (contralto).
Il timoniere: Angelo Mercuriali (tenore).